





Testo critico:
Il legno in cui è intagliato Pinocchio è l’umanità, scrisse Benedetto Croce. Di certo nell’immaginario di bambini e adulti, Pinocchio è tra le più note e amate creazioni della nostra letteratura, in Europa e nel mondo. Ed è insieme il simbolo dell’infanzia di ogni tempo e di ogni luogo, con le sue caratteristiche di ingenuità, leggerezza, stupore e sensibilità.
Se le sue avventure hanno conquistato così tante generazioni di bambini e ragazzi si deve proprio a questo, come a questo si deve l’interesse e la riflessione sempre viva che Pinocchio e le sue vicende, interiori ed esteriori, inducono nel mondo degli adulti.
Il destino di capolavori come Pinocchio è infatti quello di svelare qualcosa di sé in ogni incontro: la sua storia – e in ciò risiede la straordinaria abilità di Collodi – è da sempre narrazione universale e ispirazione inesauribile per molti artisti che hanno inteso raccontarla (alimentandone il mito) secondo prospettive e linguaggi differenti. Come qui fa Antonio Nocera, la cui mano sapiente è supportata da un appassionato slancio creativo, e una qual certa “confidenza” con il personaggio, che rende il suo racconto immenso e intimo allo stesso tempo. Un regalo che il Maestro fa a Pinocchio e al suo pubblico e con il quale conferma e ancora una volta celebra artisticamente, con una storia della storia, il valore di questo meraviglioso patrimonio della cultura italiana, europea e mondiale.
Silvia Costa,Presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo”.

“Ripensando oggi al tempo oramai lontanissimo in cui mio padre m’introduceva nel mondo di Pinocchio, mi tornano in mente i versi del poema di Baudelaire
Moesta et Errabunda:
«Come sei lontano, paradiso profumato,
Dove sotto un azzurro chiaro tutto è amore e gioia,
Dove tutto quanto si ama è degno d’essere amato,
Dove nella pura voluttà il cuore annega!
Come sei lontano, paradiso profumato!
Ma il verde paradiso degli amori infantili,
Le corse, le canzoni, i baci, i mazzi di fiori,
I violini vibranti dietro le colline,
Con le brocche di vino, la sera, nei cespugli,
Ma il verde paradiso degli amori infantili,
L’innocente paradiso, pieno di gioie furtive,
È oramai più lontano dell’India e della Cina?
Possiamo richiamarlo con grida piangenti
E farlo resuscitare con voce d’argento,
L’innocente paradiso pieno di gioie furtive?»
Ammirando il Pinocchio illustrato da Antonio Nocera ho ritrovato il “verde paradiso degli amori infantili”… Con la sua sensibilità, la sua poesia, Nocera è riuscito a resuscitare per me e per tutti coloro che sognano, il mondo dimenticato della loro infanzia.
Grazie Maestro per averci regalato un sogno!”
Luis Godart, Consigliere per la Conservazione del Patrimonio Artistico del Presidente della Repubblica Italiana.
